A CARTAGENA DE INDIAS, NELLA TERRA DI “GABO”

 

In questa meravigliosa cittadina coloniale sulla costa caraibica della Colombia, che sembra uscita da uno dei suoi romanzi (in effetti da qui prese parecchi spunti, soprattutto per “Cent’anni di solitudine”), riposano le ceneri di Gabriel Garcìa Marquez. Il grande scrittore colombiano, premio Nobel per la letteratura nel 1982, si trasferì a Cartagena nel 1948, dove lavorò come redattore e reporter per alcuni quotidiani.

La sosta a Santa Marta, un paese poco distante, è stata l’occasione per riscoprire uno dei suoi capolavori: “Il generale nel suo labirinto” (Mondadori 1989) ha per protagonista Simon Bolivar, l’eroe nazionale che nei primi decenni del XIX secolo portò all’indipendenza non solo la Colombia ma anche diversi Stati del Sudamerica.
A Santa Marta Bolivar trascorse i suoi ultimi, difficili anni, prostrato da problemi di salute e lacerato da delusioni politiche e tradimenti che, nonostante i suoi traguardi, gli piovvero addosso fino alla fine.

Due giganti, lo scrittore e il suo eroico generale, che simboleggiano una terra magica: rigogliosa e colorata come una bouganvillea, caotica e imprevedibile, piena di eccessi e di contrasti.
In Colombia, come nei romanzi di Gabo, realtà e fantasia si confondono, creando un affresco armonioso e sorprendente che ti entra nel cuore e nell’anima.

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