Happy Feet

In un momento di grande rinascita dello swing, con giovani e meno giovani che si danno appuntamento nei locali e nelle piazze di tutto il mondo per lanciarsi nelle giravolte e nelle piroette tipiche del Lindy Hop, tornano alla ribalta due grandi personaggi che hanno fatto la storia di questo ballo: Norma Miller, “The Queen of Swing”, e Frankie Manning, “Ambasciatore del Lindy Hop”.

Nella breve autobiografia Stompin’ at the Savoy.The story of Norma Miller (Candlewick Press 2006), Norma racconta di quando, da bambina, partecipava alle feste da ballo a pagamento che la madre teneva in casa per racimolare qualche soldo in più: chi la vedeva ballare il Charleston non poteva fare a meno di esclamare “Un giorno sarà una stella!”. Per uno di quei  casi che segnano il corso di un’intera esistenza, poi, le finestre del loro appartamento davano sull’ingresso posteriore del mitico Savoy, soprannominato “Home of happy feet”, l’unico locale di New York dove, a partire dalla fine degli anni Venti, bianchi e neri potevano ballare insieme al ritmo trascinante della musica swing. Norma si divertiva a spiare le sagome dei ballerini che affollavano la sala attraverso le pesanti tende di velluto, e intanto ripeteva a se stessa che era nata per ballare e che quello avrebbe fatto per il resto della sua vita. E così fu. Presto entrò a far parte del gruppo che contava i migliori ballerini del Savoy, e la sua strada incrociò quella di Frankie.

In Frankie Manning: ambasciatore del Lindy Hop (Derive e Approdi 2014) scopriamo che anche la madre di Frankie adorava ballare e se lo portava dietro agli house rent parties tanto in voga in quegli anni. La prima volta che lo vide in pista, il suo giudizio fu lapidario: “Frankie… non sarai mai un ballerino. Sei troppo rigido”. Non poteva sapere che suo figlio sarebbe diventato uno dei più grandi di tutti i tempi! Insieme a Norma Miller fece parte della compagnia di ballerini degli Whitey’s Lindy Hoppers, con i quali contribuì alla diffusione della cultura dello swing tra la fine degli anni Trenta e i primi anni Quaranta, e sempre con Norma girò la celeberrima scena di ballo scatenato del film “Helzapoppin’” (1941). Frankie ha fatto la storia del Lindy Hop inventando alcuni dei passi e delle coreografie più importanti – tra cui gli “air step”, la prima coreografia aerea della storia dello swing –  e ha trasmesso il suo stile unico a generazioni di ballerini con entusiasmo e generosità fino alla sua morte, avvenuta a 95 anni. Norma invece compirà 99 anni il prossimo dicembre e continua a girare il mondo, presenziando a festival e serate e raccontando la straordinaria avventura della sua vita.